venerdì 29 ottobre 2010

Come nasce uno stitch and bitch (Parte I)

Abbastanza spesso ci capita di incontrare (virtualmente) persone che ci chiedono se esiste uno stitch and bitch nella loro zona e eventualmente come fare ad avviarne uno. Ecco un po' di suggerimenti.

1. Innazitutto, uno stitch and bitch è essenzialmente un gruppo di persone che si incontrano per lavorare a maglia (o all'uncinetto o anche altro: sta a voi decidere i limiti!) liberamente, gratuitamente e senza alcun obbligo. Non è necessaria la presenza di insegnanti, dato che tutti gli scambi anche di informazioni "tecniche" avvengono orizzontalmente e in maniera non gerarchica: insomma, se non c'è alcun'insegnante siamo tutt@ insegnanti e il fatto di essere magari principianti non significa che non ne sappiamo di più della più esperta, anche se magari riguardo a una cosa sola (magari sai fare solo il dritto, ma come lo fai te non lo fa nessuno!).

2. Uno stitch and bitch si può incontrare ovunque: esistono gruppi che si incontrano nella casa privata di una componente, ma di solito sono gruppi chiusi, di amiche. Se vuoi costruire un gruppo aperto, per esempio perché non conosci nessun'altro che lavori a maglia, ti conviene scegliere un luogo publico: un bar, per esempio, o anche un negozio di filati che abbia lo spazio necessario, o anche una biblioteca. Le cose indispensabili sono che il posto sia luminoso, dotato di sedie e tavoli e di un bagno. Ovviamente, la possibilità di consumare un caffè piuttosto che un birrino sono molto positive. L'altra cosa essenziale è che nessuno vi cacci via: ci sono locali bellissimi che però vi potrebbero chiedere di lasciare il tavolo nel momento stesso in cui finite la consumazione: non fanno per voi, meglio un locale un po' più sguelfo ma amichevole. Ancora, nei bar sarete clienti come tutti gli altri, non dovete chiedere permessi di sorta, ma se avete un bar amico in cui la titolare lavora a maglia sarete doppiamente ben accolte! Se invece optate per una sala di altra natura potrebbe essere il caso di chiedere il permesso: le biblioteche e le sale comunali ve lo richiedono, altrettanto le sale parrocchiali o i circoli. È importante poi, se volete raccogliere il maggior numero e la maggior varietà di persone possibile, evitare locali fortemente caratterizzati in senso religioso o politico, a meno che il gruppo non nasca in questo ambito (il gruppo "Maglia e libertà" si potrebbe incontrare alla sede della sezione di partito, il gruppo "Punti per il Signore" nella sala parrocchiale piuttosto che in moschea, il gruppo "Crochet rebelde" al CSOA, ma non aspettatevi troppa varietà da questi gruppi).

Seconda ParteTerza Parte

Nessun commento: