Aldo Lanzini, i giorni 10, 17 e 24 febbraio, ha organizzato in Triennale Bovisa dei workshop destrutturati di freeform crochet e knitting durante i quali ai partecipanti sarà chiesto di dialogare con le opere esposte.
Ci saranno dei gomitoli di lana di vari colori, ci saranno degli uncinetti e anche dei ferri per chi li sa usare ma anche chi non li sa usare puo inventarsi un modo o chiedere al proprio vicino/a consigli, chi vuole puo portare un libretto sul quale scrivere o disegnare, portare una macchina fotografica o semplicemente mettersi seduti a terra ad osservare.
Il gioco è quello di intervenire sulle opere in mostra o di farsi ispirare da esse.
Mentre l’autore si nasconde nel suo nascondino con gli occhi, i partecipanti sono invitati a creare intorno alle opere con i mezzi a loro piu appropriati; a tessere fra loro scambi, a passarsi le conoscenze per produrre un qualcosa, un oggetto, una frase, un passo di danza, un qualcosa che se vi va potete lasciare vicino alla opera che vi ha ispirato o addirittura dentro l’opera.
Potete anche intervenire sulle opere stesse con garbo [...].
Quando uno/a partecipa ad un workshop si aspetta di imparare qualcosa, quindi scambiatevi fra di voi le idee e le opinioni o agite in totale silenzio e autonomia.
L’autore si toglie di mezzo, sarà presente solo sotto forma di occhi, vi lascia liberi e vi ringrazia a priori per quello che farete.
Il tutto verra’ filmato e poi proiettato sulla facciata della Triennale Bovisa per tutta la settimana dalle 18 alle 24.
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