La mostra “Diritto rovescio” è un intreccio tra arte e creatività di massa, due facce diverse di un’unica attitudine: quella di partire da un filo e farne una struttura a due, tre o anche (come nel piano iperbolico iperbolico) infinite dimensioni.
La disposizione delle opere costituisce un paesaggio eterogeneo, tenuto insieme dall’uso del filo.
Artisti e designer testimoniano modi tra loro molto diversi di affrontare il lavoro di intreccio, a seconda del materiale o della tecnica utilizzata, e soprattutto a seconda del messaggio che ogni artista affida al proprio lavoro.
Accanto allo spazio espositivo un laboratorio permanente rappresenta l’aspetto vitale e diffuso del lavorare con il filo – a maglia, a ricamo o tessuto. Attraverso workshop, conferenze o il semplice trattenersi un po’ a lavorare, tutti possono lasciare il proprio segno o riprendere un filo che si era perso o interrotto e dar vita a nuovi lavori. [Dalla brochure di presentazione della mostra.]
La disposizione delle opere costituisce un paesaggio eterogeneo, tenuto insieme dall’uso del filo.
Artisti e designer testimoniano modi tra loro molto diversi di affrontare il lavoro di intreccio, a seconda del materiale o della tecnica utilizzata, e soprattutto a seconda del messaggio che ogni artista affida al proprio lavoro.
Accanto allo spazio espositivo un laboratorio permanente rappresenta l’aspetto vitale e diffuso del lavorare con il filo – a maglia, a ricamo o tessuto. Attraverso workshop, conferenze o il semplice trattenersi un po’ a lavorare, tutti possono lasciare il proprio segno o riprendere un filo che si era perso o interrotto e dar vita a nuovi lavori. [Dalla brochure di presentazione della mostra.]
La mostra Dritto Rovescio sarà visitabile presso la Triennale di Milano da martedì 24 febbraio.
Nessun commento:
Posta un commento