ieri, mentre andavo a prendere il té in Conchetta (per inciso, il miglior te di Milano: per cinque-euro-cinque una bella tazzona di té a piacere, due tramezzini salati, uno con uno zaziki delicato senza aglio e uno con un'insalata di carote e zenzero, una discreta fetta di torta a scelta tra ciambellone al Vov, tatin di, credo, mele e pere e cioccolata, un pasticcino a scelta tra mandorle, cioccolato, cioccolato e cocco e un'altro ancora e due biscotti di frolla alla lavanda) mi sono fermata un'attimo al American bookstore ed è stato un lampo. Ho comprato Knitting New Scarves.
Il libro è una raccolta di pattern per sciarpe che variano dal facilissimo all'abbastanza complicato almeno in apparenza. La tratto comune di tutte queste sciarpe è che la loro costruzione eccede il normale "monto tot maglie, lavoro per due metri e intreccio". Gli schemi sono interessanti e spesso propongono costruzioni innovative che creano sciarpe architettoniche e attraenti, lavorate con punti semplici (trionfano la maglia legaccio, la maglia rasata, spesso lavorata circolarmente, e le coste) e soluzioni assolutamente ingegnose per dare una nuova consistenza alla classica sciarpa, che si sviluppa tridimensionalmente o con illusioni ottiche le fa fanno apparire tale.
Molto interessante anche l'indicazione dell'autrice di non limitarsi a imitare i suoi modelli, bensì di scatenarsi con la fantasia ad applicare le sue tecniche e le sue suggestioni per creare i propri modelli.
È anche attivo un Knitalong, in cui seguire gli sforzi di coloro che stanno lavorando a una delle sciarpe proposte nel libro e, se si vuole, unirsi al KAL.
Altamente consigliato!
Il libro è una raccolta di pattern per sciarpe che variano dal facilissimo all'abbastanza complicato almeno in apparenza. La tratto comune di tutte queste sciarpe è che la loro costruzione eccede il normale "monto tot maglie, lavoro per due metri e intreccio". Gli schemi sono interessanti e spesso propongono costruzioni innovative che creano sciarpe architettoniche e attraenti, lavorate con punti semplici (trionfano la maglia legaccio, la maglia rasata, spesso lavorata circolarmente, e le coste) e soluzioni assolutamente ingegnose per dare una nuova consistenza alla classica sciarpa, che si sviluppa tridimensionalmente o con illusioni ottiche le fa fanno apparire tale.
Molto interessante anche l'indicazione dell'autrice di non limitarsi a imitare i suoi modelli, bensì di scatenarsi con la fantasia ad applicare le sue tecniche e le sue suggestioni per creare i propri modelli.
È anche attivo un Knitalong, in cui seguire gli sforzi di coloro che stanno lavorando a una delle sciarpe proposte nel libro e, se si vuole, unirsi al KAL.
Altamente consigliato!
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