martedì 10 aprile 2007

L'importanza del campione #1

Negli schemi di maglia si trova normalmente l'indicazione di che filato e che ferro usare. Per esempio, lo schema di questo cardigan indica di lavorare con il filato Eskimo di Garnstudio e ferri da 7 e 8 millimetri. In realtà, l'indicazione di quali ferri usare è poco indicativa; ben più rilevante è l'indicazione relativa alla tensione da ottenere (nell'esempio indicato 10 maglie × 14 righe = 10 cm).
Che cosa è dunque la tensione? Il termine tensione (gauge in inglese) indica il numero di maglie per una determinata unità di lunghezza, normalmente 10 cm (pari a 4 pollici, ma nel caso di capi molto piccoli la tensione viene calcolata per 5 cm, cioè due pollici, o 2,5 cm, cioè un pollice). Questo dato è estremamente importante: le taglie dai capi sono calcolate in lunghezza (centimetri o pollici), ma ottenute grazie al rapporto tra queste dimensioni e la tensione.
Per fare un esempio, se il giroseno da ottenere per la nostra taglia è di 95 cm e la tensione è di 10 maglie = 10 cm, sappiamo che la circonferenza seno totale è uguale a 95 punti e, quindi, dovremo montare 47 o 48 maglie per il davanti e altrettante per il dietro. Se la nostra tensione è lievemente maggiore (11 maglie per 10 cm), le nostre 95 maglie corrisponderanno non più a 90 cm bensì a circa 87 cm, mentre se la tensione è di 9 maglie × 10 cm avremo una circonferenza di 104 cm.
Ora, non è detto che per ottenere la tensione richiesta dallo schema sia necessario usare il ferro richiesto dallo schem stesso. nessuno lavora come nessun altro, ognuno ha puna propria peculiare mano, più o meno stretta. Chi ha una mano stretta dovrà, per compensare, usare un ferro più grande per ottenere la stessa tensione, mentre chi ha unamano larga potra dover compensare usando un ferro più piccolo. Quindi, prima di inizare un lavoro a maglia è sempre buona cosa fare un campione per decidere quale ferro ci permette di avvicinarci maggiormente alla tensione richiesta dal modello.
(Segue.)

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